Lunedi' vintott da Febrar Dumilaeundas
BATTESIMO PER IL PD,
NASCE IL GRUPPO CONSIGLIARE
Ecco il discorso di Alessandro Magni per la fondazione del Gruppo consigliare del del Pd.
"La comunicazione che faccio questa sera è rivolta a tutte le consigliere ed i consiglieri comunali.
A qualche anno dalla nascita del Partito Democratico, il circolo di Concorezzo ha ritenuto che sia giunto il momento di dare corpo al gruppo consigliare comunale dell’attuale principale forza politica di opposizione.
E’ quindi intenzione di tutti i consiglieri comunali iscritti al Partito Democratico costituire il gruppo consigliare comunale del Partito Democratico a partire dal prossimo Consiglio Comunale.
Abbiamo vissuto il concepimento e la lunga gestazione del Partito Democratico.
Abbiamo visto la sua nascita e la sua lenta crescita. Riteniamo che ora i tempi siano maturi per tentare di camminare sulle proprie giovani gambe fianco a fianco degli amici e dei compagni del Centrosinistra.
Centrosinistra del quale ho avuto l’onore di fare il capogruppo in veste di consigliere anziano dal 2004 al 2006, prima di ricevere una delega assessorile dall’allora sindaco ed attuale capogruppo Antonio Lissoni, al quale rinnovo pubblicamente la mia personale stima ed un profondo ringraziamento per la fiducia che lui e la sua Giunta mi hanno manifestato.
Del laboratorio politico e del progetto del Centrosinistra a Concorezzo, nato in realtà nel lontano 1999 con i Popolari-Centrosinistra (con il trattino), non abbiamo nulla di cui pentirci e dal quale prendere le distanze.
Abbiamo contribuito ai suoi successi e siamo stati parimenti corresponsabili di qualche errore non voluto eventualmente commesso.
Insieme abbiamo riso ed insieme abbiamo pianto. E nulla di ciò che è stato andrà perso. Dovremo farne prezioso tesoro.
Continueremo a lavorare fianco a fianco in questo Consiglio Comunale e nelle Commissioni Consiliari Permanenti nel perseguimento del bene della nostra amatissima città e dei nostri concittadini.
“Due buoni compagni di viaggio, non dovrebbero lasciarsi mai, potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai” così canta un poeta contemporaneo. Continuiamo quindi a solcare, insieme ed a lungo, le buone acque del centrosinistra. Grazie a tutti e buon lavoro".
Lunedì vintott da Febrar Dumilaeundas
FESTA DELLA DONNA,
IL 5 e 6 MARZO VIA LIBERTA' SI VESTE DI GIALLO
Una festa della donna da non perdere. Il 5 e 6 marzo Concorezzo ospiterà una delle kermesse più esclusive della Brianza. Un'attenzione particolare al lato materno della donna, con giochi e attrazioni dedicate ai loro bambini. E poi ancora mercatino artigianale e stand enogastronomici per accompagnare le mimose con qualche regalo più originale.
Tutte le info su www.belindaluciani.com. L'iniziativa ha il patrocinio del Comune.
Lunedi' vintott da Febrar Dumilaeundas
TENSIONI ALLA ROCHE,
143 LAVORATORI SULLA GRATICOLA
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Informatori scientifici del farmaco della Roche in protesta contro i tagli al personale annunciati dall'azienda. Una cinquantina di persone hanno manifestato questa mattina, sotto una pioggia battente, davanti alla sede italiana della multinazionale a Monza.
'Roche 143 cause ti aspettano', 'Profitti record e licenziamenti di 143 famiglie', 'Altro che responsabilita' sociale...siete solo figli del profitto!' sono alcuni striscioni con cui si sono presentati al presidio i dipendenti 'a rischio', durante questa giornata di sciopero.
All'assemblea sindacale che e' seguita alla manifestazione, le Rsu hanno ricevuto mandato di "mantenere una posizione intransigente": con questa linea dovranno presentarsi all'incontro con i vertici aziendali, previsto il 9 marzo in Assolombarda a Milano. Un'analoga assemblea sindacale si e' svolta a Napoli, per gli informatori Roche che lavorano al Sud.
Venerdì vinticinq da Febrar Dumilaeundas
INCENDIO SUL TETTO,
ECCO IL VIDEO DELL'INTERVENTO
Un incendio è partito dalla canna fumaria e stava per propagarsi a tutto il tetto in una villetta in via Monte Sabotino 7, sul posto ci sono i vigili del fuoco di monza e vimercate. Segui il link per vedere il video.
Venerdì vinticinq da Febrar Dumilaeundas
CONSIGLIO COMUNALE,
ECCO DI COSA SI PARLA QUESTA SERA
CONSIGLIO COMUNALE - 25 FEBBRAIO 2011:
1. RICONOSCIMENTO AL CORPO MUSICALE PARROCCHIALE S. CECILIA DI CONCOREZZO QUALE GRUPPO DI INTERESSE COMUNALE
2. APPROVAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO ECONOMICO ANNUALE DELL’ESERCIZIO 2011, DEL PIANO PROGRAMMA 2011-2012 E DEL BILANCIO PREVENTIVO ECONOMICO PLURIENNALE 2011-2012 DELL’AZIENDA SPECIALE CONCOREZZESE ASPECON
3. COMUNICAZIONI ED INTERROGAZIONI
4. APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI COMUNALI PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI RELATIVE ALL’ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
5. PARERE IN ORDINE ALLA ISTANZA DI RICONOSCIMENTO DELLA PARITA’ SCOLASTICA AI SENSI DELLA L. 62/2000 PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE DI CONCOREZZO, VIA XXV APRILE
6. APPROVAZIONE DEFINITIVA PIANO DI RECUPERO PER UNITA’ IMMOBILIARE SITA IN VIA VERDI, PRESENTATO DA PRIVATO;
7. APPROVAZIONE DEFINITIVA PIANO DI RECUPERO PER UNITA’ IMMOBILIARE SITA IN CASCINA CAMPACCIO, PRESENTATO DA PRIVATI
8. ADOZIONE PIANO DI RECUPERO PER UNITA’ IMMOBILIARE SITA IN VIA MANZONI 32, PRESENTATO DA PRIVATO
9. ADOZIONE PIANO DI RECUPERO PER UNITA’ IMMOBILIARE SITA IN CASC.NA MALCANTONE BRAMBILLA, PRESENTATO DA PRIVATO
Giuedì vintiquatar da Febrar Dumilaeundas
UNA CONCOREZZESE PER RIDARE BELLEZZA
ALL'ITALIA CHE FESTEGGIA I 150 ANNI:
SARA BANFI STAR AL CARNEVALE DI VIAREGGIO
Una concorezzese per impersonare l'Italia. Sara Banfi, modella concorezzese, è stata scelta dagli organizzatori del Carnevale di Viareggio per l'apertura della kermesse. Una presenza che ha molto soddisfatto i promotori, tra cui alcuni consiglieri del Comune toscano.
Valletta in tv e modella per capi di abbigliamento e intimo, la Banfi ha indossato un vestito di sartoria coronato da bandiere tricolori e molto azzurro.
Per sapere di più sulla sua carriera segui il link.
Giuedì vintiquatar da Febrar Dumilaeundas
EVENTO DA NON PERDERE:
CONCOREZZO CELEBRA I 200 ANNI DI FRANZ LISZT
I membri del trio si sono laureati presso l’Accademia della Musica Ferenc Liszt di Budapest, nel maggio del 2006, sotto la guida dei professori János Devich (ex violoncellista del Quartetto Kodály) e Pál Éder (primo violinista del Quartetto Éder, direttore d’orchestra del Teatro dell’Opera di Budapest). Il gruppo ora si sta perfezionando presso l’Università di Graz, sotto la guida del Prof. Chia Chou (Parnassus Trio).
Il Trio è stato premiato più volta al prestigioso concorso internazionale Brahms, hanno ottenuto riconoscimenti sia in patria che all’estero. Sono stati premiati con la borsa di studio Annie Fischer ben tre volte, quale premio è il più alto riconoscimento della musica classica in Ungheria.
Il trio è composto da:
András Tallián – violino. Nasce nel 1984, suona il violino dall’età di 12 anni. Dopo la laurea ha seguito corsi master, è stato premiato in diversi concorsi musicali. Dal 2010 è membro dell’Orchestra Sinfonica di Szombathely.
Ibolya Nagy – violoncello. Nasce nel 1985, suona il violoncello dall’età di 11 anni. Dopo la laurea si è fatta valere in numerosi competizioni da solista ma ha ottenuto premi prestigiosi anche con il trio.
Ferenc János Szabó – pianoforte. Nasce nel 1985, anche i suoi genitori sono musicisti, egli stesso suona dall’età di 4 anni. Nei primi cinque anni suona violino poi passa al pianoforte. Al conservatorio ha studiato sia da solista ma anche da compositore, dopo la laurea, oltre il corso di perfezionamento a Graz, sta portando avanti il dottorato presso l’Accademia della Musica di Budapest. Ha seguito corsi master con i maestri come Norma Fischer, Julie Bees, Tamayo Ikeda, Malcolm Bilson, etc.
Merculdì vintitrì da Febrar Dumilaeundas
BYE BYE "il CENTRO SINISTRA",
IN CONSIGLIO COMUNALE APPRODA IL PD
Un po' federalista, un po' centralistra. Un po' nordista, un po' assistenzialista. Un po' progressista, un po' conservatore. Un po' (poco) centro, un po' sinistra. D'altra parte a Concorezzo tra centro e sinistra non c'era mai stata fusione, e nemmeno un trattino, nello stesso nome della lista.
Vnerdì sera lo strappo si dovrebbe consumare definitivamente. Starebbe infatti per nascere in Consiglio il gruppo militante del Pd. Una chiamata alle armi per dire che il partito ancora c'è, dopo la fuga della senatrice Emanuela Baio (verso l'Api di Rutelli) e il biglietto di partenza in tasca del deputato Enrico Farinone.
Oggi il Centro sinistra esprime in Comune questi consiglieri di minoranza: Antonio Lissoni, l'ex sindaco, Alessandro Magni, Anna Maria Valera, Nadia Grassi, Ambrogio Pozzi e Viola De Nardi. Chi seguirà Bersani? Probabilmente la maggioranza. Chi seguirà la Baio? Questa è l'incognita.
Merculdì vintitrì da Febrar Dumilaeundas
CAMPIONATO DI CALCIO UISP, BENE L'OMCC,
AMBROSIANA SEMPRE IN VETTA, TRAVOLTO L'EXCELSIOR
Martedì vintidù da Febrar Dumilaeundas
RUBA CHAMPAGNE E SUSHI, POI CHIEDE PERDONO IN GINOCCHIO:
31ENNE DI CONCOREZZO ARRESTATO E CONDANNATO A 4 MESI
Per fare le sue scorribande aveva scelto la città di Brugherio: prima il centro commerciale Kennedy, e gli era andata bene. Poi il Bennet, ed è finito in manette.
G.F., 31 anni, residente a Concorezzo, sabato è stato condannato a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) per aver rubato pesce e sushi nel noto ipermercato. Una volta arrestato (aveva in tasca anche 1600 euro in contanti, lo stipendio ritirato due giorni prima dall'azienda di Concorezzo dove lavora), il giovane ladro si è messo in ginocchio davanti ai carabinieri: "Non fate uscire il mio nome, vivo e lavoro a Concorezzo, verrei licenziato", avrebbe implorato. Ma per lui si sono aperte le porte del Tribunale di Monza dove sabato, dopo una notte in cella, è stato condannato a 4 mesi di reclusione con la condizionale.
Martedì vintidù da Febrar Dumilaeundas
IL "GRANDE FRATELLO"
FA RAZZIA IN VIA LIBERTA'
Prima si sono gustati lo "spettacolo". Poi hanno fatto razzia. Davvero ingegnoso lo stratagemma messo a punto da una banda di ladri per svaligiare alcuni box nel complesso residenziale di via Libertà, all'angolo con la Provinciale Monza-Trezzo. I malviventi hanno infilato nei box delle microtelecamere per sapere in ateprima cosa contessero. Poi, dopo aver selezionato i bottini prediletti, sono entrati in azione forzando le saracinesche e saccheggiando l'interno. Tra le "vittime" anche una costosa moto Harley Davidson.
Martedì vintidù da Febrar Dumilaeundas
IL FALLITO ATTENTATO A MALPENSA
HA RADICI "BRIANZOLE"
E' tunisino, regolare e vive nella nostra Brianza, a Ceriano Laghetto. Ha una moglie italiana, che però si è convertita all'Islam. Se però ha deciso, ci fossero dietro anche motivi di lavoro, di scagliarsi con un suv (non con una utilitaria) contro un'ala affollata di gente dell'aeroporto di Malpensa, uscendo poi con un coltello in mano, beh, forse qualcosa non va... Anche i poliziotti che l'hanno fermato, sparandogli a un piede, parlano di una moglie completamente succube. E lui stesso, forse, era succube di qualche idea strana, che non dovrebbe appartenere al nostro Occidente.
Ecco la notizia:
(tratto da corriere.it).
LA VETRATA SFONDATA - Il conducente, Ben Abdel Ganouni Sadallah, un tunisino regolare di 42 anni, con piccoli precedenti per liti di vicinato, sposato con un'italiana 31enne convertita all'Islam, alle 11.06 di lunedì mattina ha sfondato la porta a vetri numero 14 del Terminal 1 con l'auto - poi risultata rubata -, che si è bloccata contro alcuni «panettoni» di cemento. Nella vettura c'erano la moglie e i tre bambini della coppia, due maschi e una femmina di 12, 7 e 2 anni. Dopo l'urto, l'uomo è sceso armato di un coltello lungo circa 20 centimetri e ha inseguito prima un dipendente di un negozio dello scalo, poi un carabiniere. Pronunciando frasi sconnesse in arabo, ha lanciato il coltello verso gli agenti che cercavano di fermarlo.
L'ARRESTO - Un sovrintendente della Polaria, nel pieno rispetto della procedura, ha sparato verso il folle: l'uomo è caduto, è stato bloccato e portato all'ospedale di Gallarate. Qui, piantonato dalla polizia, è stato sottoposto ad una medicazione per una lieve ferita al piede e dimesso con una prognosi di 15 giorni. E' stato arrestato per danneggiamento pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio; sarà portato nel carcere di Busto Arsizio. Il presidente della società di gestione aeroportuale Sea Giuseppe Bonomi ha escluso qualsiasi legame con il terrorismo: «Escludiamo completamente la matrice terroristica, si tratta del gesto di uno squilibrato», ha detto, rispondendo ai cronisti accorsi dopo la sparatoria. Il tunisino avrebbe agito in preda a un raptus. Si tratta di un «soggetto particolare», ha riferito il questore di Varese.
LA FAMIGLIA - Il Suv, un Hyundai Tucson, era stato rubato in mattinata a Rescaldina nel Milanese. La famiglia risiede a Ceriano Laghetto, in provincia di Monza. Il tunisino, in Italia da diversi anni e con regolare carta di soggiorno, si era licenziato pochi giorni fa dall'azienda nell'hinterland di Milano dove lavorava come operaio. La moglie, che è italiana ma si è convertita all'Islam e indossa velo e vestiti di foggia nordafricana, sembra nutrire una forte soggezione nei suoi confronti: gli inquirenti sperano di poter capire da lei il movente del gesto. Secondo il pm Roberto Pirro la famiglia aveva l’intenzione di andare in Tunisia ma, ha precisato, non risulta al momento che fossero già in possesso di biglietti aerei e tantomeno dei documenti di viaggio. Dopo la sparatoria, la donna è scesa dall'auto con i figli, per poi cercare di soccorrere il marito. Secondo quanto è stato reso noto in una conferenza stampa al Terminal 1, sia l'uomo che la donna quando sono stati bloccati hanno pronunciato frasi sconnesse, in arabo e in italiano. Tutti e cinque sono poi stati portati in ospedale.
IL PANICO - «L'uomo è sceso dalla macchina e mi ha puntato contro un coltello lungo diversi centimetri. Io sono scappato e ho cercato di nascondermi», racconta Domenico Buonpane, dipendente di una boutique presente nello scalo. «Ho visto la macchina che si schiantava contro la porta a vetri e rimaneva incastrata - continua il testimone - e l'uomo è uscito e mi ha puntato contro il coltello. Io sono scappato e lui ha iniziato a seguirmi, ma non appena visto un carabiniere si è scagliato contro di lui armato. Gli hanno sparato e attorno a lui si sono radunati la moglie e i bambini, e si sono gettati a terra», ha aggiunto. «Ho avuto molta paura, anche perché attorno a me si era creato il panico, con decine di persone che urlavano e correvano da tutte le parti». Molti viaggiatori sono fuggiti abbandonando sul posto i bagagli, nel terrore di un attentato.
RITARDO VOLI IN PARTENZA - Gli artificieri sono intervenuti per verificare quanto contenuto all'interno dell'auto che ha sfondato la vetrata: il controllo ha dati esito negativo. La situazione di caos ha riguardato soprattutto i voli in partenza, sospesi per un paio d'ore. Sono sempre rimasti regolari i voli in arrivo; al Terminal 2 partenze e arrivi regolari. All'interno del Terminal 1 sono stati chiusi per un'ora circa ascensori, scale e scale mobili che collegano un'area all'altra. I passeggeri in partenza si sono accalcati in cerca di informazioni. Grande preoccupazione, nello scalo, ma non una particolare tensione. Alle 12.50 è stata riaperta l'area check-in, escluse le zone 6 e 7.
PERQUISITO L'APPARTAMENTO - La polizia scientifica ha perquisito la casa dove vive la famiglia del tunisino, in un cortile in via Primo Maggio a Ceriano Laghetto (Monza). I vicini descrivono l'uomo, impiegato in un'azienda metalmeccanica, come «un gran lavoratore, a volte geloso e possessivo nei confronti della moglie». L'uomo si era trasferito quattro anni fa a Ceriano Laghetto da Binzago, un paese ad alcuni chilometri di distanza. La moglie, 31 anni, aveva lavorato come impiegata in un'azienda di Limbiate e da alcuni mesi si trova in cassa integrazione. «Avevamo avuto un diverbio con lui, ci aveva minacciati anche perché era molto geloso del fratello di mia moglie», ha detto un vicino di casa, che aveva denunciato l'uomo ai carabinieri per minacce. Tra le due famiglie è in corso da circa due anni una piccola querelle giudiziaria fatta di querele e contro-querele originata da una banale lite di condominio. «A volte giocavamo a carte con lui - ha aggiunto invece un altro vicino - è una famiglia normale, molto religiosa, i miei nipotini giocavano con i loro figli a calcio nel cortile». I vicini spiegano di averli sentiti parlare dell'intenzione di vendere l'appartamento per ritornare nel prossimo futuro a Tunisi, città originaria del 42enne Ganouni Sadallah, dove l'uomo ha ancora un'abitazione nella zona dell'università. Fuori dalla casa dell'uomo è rimasta parcheggiata la sua vecchia Wolkswagen station wagon.
Lunedì vintun da Febrar Dumilaeundas
COME RICHIESTO DA MOLTI CITTADINI...
STA PER ARRIVARE!
Come richiesto da molti cittadini, anche attraverso concorezzo.org, il Comune si sta attivando per agevolare e rendere migliore la pulizia delle strade. Nelle prossime settimane verranno istituiti i divieti di sosta temporanei per garantire il lavaggio dei marciapiedi e una migliore pulizia delle strade. Sicuramente qualche disagio per i residenti, ma un servizio migliore per tutti. Non è da escludere che nei primi giorni la Polizia locale sarà più permissiva con gli "sbadati", dopodiché chi ostacolerà il lavoro dei mezzi verrà sanzionato come prevede il Codide della strada.
Lunedì vintun da Febrar Dumilaeundas
ALLARME SICUREZZA,
I SINDACI VANNO DAL PREFETTO
(MA TOLLERANO I CAMPI NOMADI)
Otto sindaci a raccolta dal Prfetto: ormai è allarme sicurezza. Furti, truffe, scippi: nel Vimercatese sono episodi all'ordine del giorno come dimostrano le razzie recentemente avvenute nelle case, scuole e asili del Vimercatese. Ci sarà anche il nostro borgomastro, Riccardo Boronovo, al tavolo voluto dal sindaco di Cavenago Brianza, Sem Galbiati, per discutere di quello che si presenta come un allarme rosso. Con loro i primi cittadini di Agrate, Vimercate, Bellusco, Sulbiate, Ronco e Mezzago.
Giusto chiedere al Prefetto un intervento, giusto collaborare, giusto sensibilizzare sull'emergenza. Speriamo tanto che sia l'occasione per Concorezzo di richiamare all'ordine il Comune di Agrate, che da diversi anni chiude due occhi sulla situazione che si è creata tra Cascina Baragioeula e Cascina Morosina, sotto il cavalcavia dell'autostrada. Lì esiste da tempo un campo nomadi al centro di diversi episodi di cronaca. NERA. E' un insediamento regolare? Vengono pagate le tasse? Viene smaltita la spazzatura? Chi ci abita? Speriamo che Borgonovo, a differenza del suo predecessore, torni da questo tavolo anche con queste risposte.
Lunedì vintun da Febrar Dumilaeundas
lettera a info@concorezzo.org:
"INTITOLATE UNA VIA A LUIGI CAGNOLA"
Gentile redazione,
volevo concentrare l’attenzione di tutti i concittadini che frequentano queste pagine web su un piccolo dettaglio toponomastico... di un errore (orrore?)... manchevolezza (ignoranza?) di tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite... negli ultimi 100 anni di storia.
Concorezzo con la Chiesa Parrocchiale ha l’onore di ospitare una delle opere dell’Architetto neoclassico Luigi Cagnola (noto a livello internazionale per l’Arco della Pace a Milano)... e non c’è una strada a lui dedicata?
Spero che alla prima occasione si rimedi a questa incredibile dimenticanza. Diversamente avanzo la proposta di trasformare, rinominandola, l’attuale “Via Chiesa”. L’occasione, vista la posizione rispetto all’opera, sarebbe come... il cacio sui maccheroni (ops!... volevo dire... come "i oss bus cont el risott giald").
R.M.
Venerdì desdott da Febrar Dumilaeundas
CICLISMO E DOPING, BIONDO:
"HO SBAGLIATO E PAGATO, MA ADESSO TORNO"
(articolo di Marco Dozio da ilgiorno.it) È uno dei pochi corridori italiani specializzati nella cronometro. Un roccioso passista. Si piazza terzo nel campionato italiano contro il tempo, vince una tappa del Giro di Danimarca contro i colossi del ciclismo mondiale. Di lui si parla, e bene. È pronto per il salto di qualità. Arriva addirittura la chiamata in Nazionale, dal compianto ct Franco Ballerini. Un sogno. Maurizio Biondo, da Concorezzo, si prepara a rappresentare l’Italia ai Mondiali di Mendrisio. Le voci di mercato lo danno in partenza verso squadre nobili. «Stavo per raccogliere i frutti dopo anni di sacrifici». Ed è qui che commette l’errore maledetto. «Mi ero illuso che una sostanza mi avrebbe dato qualcosa in più, e invece ho rovinato tutto. Una sciocchezza: sarei comunque stato capace di ottenere ottimi risultati e di ben figurare in maglia azzurra».
Ad agosto il controllo antidoping a sorpresa, nell’appartamento di via Don Orione dove vive con la moglie. Bussano alla porta: verifiche incrociate su sangue e urine. Il risultato a metà settembre, una settimana prima del Mondiale: tracce di eritropoietina ricombinante. Addio ai campionati del mondo e soprattutto due anni di squalifica. Poi l’abisso, la crisi. Biondo chiede le controanalisi, abbozza una difesa, si proclama innocente. Due giorni neri, poi riprende la bici, corre da solo. Le salite e le discese meglio di una seduta dallo psicologo: «Ho superato quel momento terribile correndo in bicicletta, aiutato dall’affetto della moglie, della famiglia e degli amici». La squadra, come da regolamento, lo sospende. Per vivere, per ricominciare, va in palestra. Diventa personal trainer, insegna spinning a Vimercate. È il suo presente, non il suo futuro. Si allena tutti i giorni, per 5 ore sui saliscendi della Brianza. Sta tornando. Pulito. «Come lo sono sempre stato».
Cerca un team per rientrare in gruppo: «Ho dei contatti, voglio ricominciare da dove ho lasciato». A maggio compirà 30 anni. Sulla carta ha ancora molto da dire. «Saprò meritare la fiducia di chi vorrà credere in me». Assicura che il clima è cambiato, il ciclismo è cambiato: «La situazione fino a qualche anno fa era difficile: certe pratiche erano diffuse. Ma ora non è più così: i controlli si sono intensificati, in gruppo c’è una mentalità diversa. Il nostro ambiente sta cambiando davvero». Maurizio pedala verso il traguardo di settembre, verso la fine della squalifica. Rimettere il numero sulla schiena sarà la sua vittoria più grande.
Venerdì desdott da Febrar Dumilaeundas
IL FURGONE CHE INQUINA,
PERCHE' NESSUNO FA NIENTE? (lettera)
Gentile redazione,
buon giorno, in questo periodo si parla molto d'inquinamento, con la provincia di Milano che impone l'obbligo dei 70km/h in tangenziale e le domeniche a piedi.
Da qualche settimana tutte le mattine in paese dalle 8:15 per diverso tempo, in via Libertà (altezza edicola)sosta un furgone della Mondialpol.
Due delle tre "guardie" sono al bar (e su questo niente da dire) e una invece è nella vettura...tenendola rigorosamente accesa per tutto il tempo!
Possibile che i vigili (spesso quell'ora di fronte la chiesa) non possano dire nulla?
Considerando poi che è anche divieto di sosta (come si vede dal cartello poco più avanti) costringendo così i pedoni (anche genitori con passeggini)a passare in mezzo alla strada con le macchine che li sfiorano.
Giuedì dersett da Febrar Dumilaeundas
SHOAH E FOIBE,
LA SPERANZA DEL SINDACO
LA MEMORIA DEL PASSATO SIA MONITO PER COSTRUIRE UN FUTURO LIBERO DA OPPRESSIONE E VIOLENZA
In questi giorni si concludono gli appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria e al Giorno del Ricordo.
Il dramma della Shoah e quello delle Foibe. Sono due volti, storicamente diversi e al contempo simili, della violenza, dell’ingiustizia e dell’intolleranza, entrambi oggetto di ricordo e di conoscenza perché quel che è accaduto mai più ritorni.
È un ambito di riflessione sul quale interviene il Sindaco Riccardo Borgonovo. “‘Vogliamo ricordare, affinché non si ripeta, mai più, nulla di simile, ricordare per vigilare, affinché quel germe di intolleranza non si riproponga anche nei Paesi che si sono dati Costituzioni democratiche’. Così la voce ferma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano –dichiara il Sindaco- ha scandito l’importanza di ricordare il dramma dell’Olocausto. Unendomi a questa commemorazione, ed estendendola al dramma delle Foibe, vorrei aggiungere una riflessione. Nessun sistema totalitario, per quanto oppressivo, può annullare la libertà e la responsabilità dell’uomo di scegliere il bene invece del male. Nessun sistema può cancellare i sentimenti profondi di giustizia e di amore del prossimo. La Giornata della Memoria, così come il Giorno del Ricordo, devono richiamare in ciascuno di noi il coraggio delle denuncia e dell’azione di fronte a ogni ingiustizia, devono valere da monito affinché non si chiudano mai gli occhi dinanzi al male e alla violenza. E il pensiero non può non andare ai tanti luoghi del mondo dove sono in atto persecuzioni, violenze e ingiustizie. Voglio richiamare quella ‘comune responsabilità educativa’ che abbiamo nei confronti delle giovani generazioni. Il ricordo di quel che è stato è determinante perché i nostri figli possano farne tesoro e non ripetere le atrocità delle quali l’umanità è stata insieme carnefice e vittima. Solo attraverso la conoscenza e la memoria sarà possibile restituire alle persone quella dignità che è stata loro tolta con atti barbari e incivili. Dobbiamo fare memoria, perché i nostri ragazzi possano volgere lo sguardo a un futuro libero e giusto”.
Martedì quindas da Febrar Dumilaeundas
LADRI IN AZIONE NELL'ASILO
DI PIAZZA FALCONE E BORSELLINO
Senza scrupoli. I malviventi che nel fine settimana hanno fatto incursione all'asilo di piazza Falcone e Borsellino non si sono fermati nemmeno davanti ai disegni e ai lavori dei bambini. Hanno fatto razzia di materiale didattico e macchine fotografiche. Poi hanno messo le mani sul distributore di bevande, portandoselo via insieme all'incasso in monete. Un raid analogo era già avvenuto alle scuole medie di via Lazzaretto. Forse a colpire è stata la stessa banda.
Martedì quindas da Febrar Dumilaeundas
LA SENATRICE CHE NON AMAVA I CARTELLI "CUNCURESS"
LASCIA IL PD, MA SI TIENE STRETTA LA POLTRONA E I SOLDI
A leggere le dichiarazioni dei suoi, ormai ex, colleghi di partito, non se ne sentirà la mancanza. E in effetti basta fare un giro nel palazzo monzese della Provincia di Monza e Brianza o negli uffici dei sindaci Pd più culturalmente preparati, per capire che la senatrice bernareggese Emanuela Baio non sarà rimpianta. Democristiana di ferro che deve la sua fortuna all'amicizia con la lady di ferro Maria Luisa Cassanmagnago, la parlamentare del Pd ieri ha mollato il partito di Bersani per andare a braccetto con l'Api di Rutelli. Ovviamente, in perfetto italian style, si tiene lo stipendio e la poltrona che le hanno regalato gli elettori del Pd. Politica di lungo corso, non è ricordata in Brianza per nessun apporto di rilievo, tant'è che per trovarla sui giornali si deve pescare una non troppo recente polemica sui cartelli che l'Amministrazione locale di Concorezzo ha deciso di installare con la scritta "Cuncuress". Non le piacevano, lo fece sapere. Tutto qui.
"Siamo alla fine del berlusconismo, si aprono nuovi scenari e il Pd che fa?". Così la Baio con una intervista a 'Avvenire', ha annunciato l'addio al Pd formalizzato con una lettera alla capogruppo al Senato Anna Finocchiaro e a Pier Luigi Bersani.
"La goccia e' stata l'elezione del segretario generale del Senato, sono stata l'unica del Pd a votarla", dice la senatrice che passera' al Misto ma sara' legata all'Api. "Il Pd cerca di recuperare consensi a sinistra, facendo un passo indietro", dice la Baio lamentando che "la linea del Pd dice tutto e il contrario di tutto. Le sue posizioni non sono plurali, sono contrapposte". La Baio lamenta soprattutto l'indecisione sul lavoro (il Pd "non ha una posizione unitaria") e il fatto che "il partito non e' stato in grado di scegliere" sul tema della famiglia.
"Dopo aver annunciato che lascera' il Pd, la senatrice Baio dovrebbe essere coerente e dimettersi.
Crediamo che le dimissioni siano una forma di rispetto verso i cittadini che l'hanno eletta per fare la parlamentare del Pd". Lo dichiarano i consiglieri regionali lombardi del Pd eletti in Brianza, Enrico Brambilla e Giuseppe Civati, commentando l'addio al Pd della senatrice Emanuela Baio, esponente democratica brianzola.
"Rispettiamo Emanuela - continuano Brambilla e Civati - il suo lavoro e le sue scelte, anche se le motivazioni dell'addio ci sembrano un po' pretestuose. Sul merito di alcune di esse, pensiamo comunque che in un partito come il nostro ci si debba confrontare e alla fine scegliere, perche' con le interdizioni non si va e non si puo' andare da nessuna parte".
"A Emanuela chiediamo quindi semplicemente coerenza, -concluono i due esponenti lombardi del Pd- cioe' di lasciare il posto a un'altra persona eletta dai cittadini che hanno votato il Partito democratico".
"Quando un parlamentare lascia il partito per il quale e' stato eletto e' sempre uno strappo doloroso. Mi hanno quindi molto colpito le dimissioni della senatrice Emanuela Baio dal Partito democratico, dove la sua autonomia e le sue opinioni sono sempre state ascoltate, rispettate e difese". Lo dice il vicepresidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda.
"Ma sono rimasto ancor piu' colpito- prosegue- nel leggere l'intervista ad 'Avvenire' nella quale la senatrice Baio, dopo aver dichiarato che 'siamo alla fine del berlusconismo e si aprono nuovi scenari', sostiene che il Pd (partito nel quale e' stata fino a ieri) e' diventato un altro partito fino a perdere i valori della fondazione. Ma il motivo ultimo delle dimissioni della senatrice Baio, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, sarebbe il dissenso dai suoi colleghi sulla nomina del nuovo segretario generale del Senato".
Per Zanda "le ragioni politiche per le quali un parlamentare lascia il proprio gruppo e il proprio partito sono sempre da rispettare. Ma negli argomenti della senatrice Baio contro il Pd c'e' un di piu' di ostilita', molto poco obiettivo e ancor meno generoso. Le uscite di scena sono sempre difficili. Non mi sembra che la senatrice Baio sia uscita con stile da un partito dal quale ha avuto molto".
Come dargli torto...
Martedì quindas da Febrar Dumilaeundas
AMBROSIANA RULLO NEL DERBY,
TRACOLLO CASALINGO PER L'EXCELSIOR
Martedì quindas da Febrar Dumilaeundas
IN ZAMBIA PER AIUTARE I BAMBINI BISOGNOSI
LA MISSIONE LAICA DI SARA ROVATI
27 anni, educatrice: niente elemetto o armi, ma solo un casco bianco in testa e tanto amore per il prossimo. Lo zaino della concorezzese Sara Rovati, in partenza per un anno verso lo Zambia, si riempirà così. La giovane farà parte infatti del progetto "Caschi bianchi corpo di pace civile 2010", in collaborazione con l'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
In una intervista ad Andrea Ian Galli, pubblicata dall'Esagono, l'educatrice racconta il suo sogno, coltivato da due anni. "Sono convinta che da questa esperienza ricaverò moltissimo", spiega. Scopo della missione aiutare i bambini africani di Ndola e Mansa. Laureata in Scineze tecnologiche ed educatrice in diversi istituti della Brianza Est, Sara era già stata in Armenia nel 2008. Ora però si aprono le porte per una missione molto più lunga e impegnativa. In bocca al lupo!
Lunedì quatordas da Febrar Dumilaeundas
SCONCERTANTE, ADESCA LA NIPOTINA IN CHAT
E POI ABUSA DI LEI. E' SUCCESSO VICINO A MONZA
(da corriere.it) BRIANZA - Ha abusato della nipote di soli 13 anni, l'ha molestata via Internet sotto falso nome e l'ha convinta a fare filmati a luci rosse. I carabinieri di Monza hanno arrestato B.G., 43 anni, per violenza sessuale aggravata ed atti sessuali con minorenne. Secondo i carabinieri l'uomo era riuscito a irretire la piccola e dopo averne abusato l'avrebbe anche convinta a spedirgli attraverso una chat line foto e video che la ritraevano in pose provocanti.
Le violenze sarebbero iniziate nel 2008 e si sarebbero consumate tutte a casa di B.G., a La Spezia, dove l'uomo risiedeva con la compagna e dove ospitava la piccola quando con i genitori lasciava Monza per andare a trovare i parenti. Proprio in uno di questi ritrovi di famiglia lo zio aveva iniziato a molestare la bambina. Prima solo carezze, poi palpeggiamenti e infine rapporti sessuali. L'uomo trovava sempre un pretesto per stare solo con lei. La blandiva e la minacciava.
I viaggi a La Spezia si erano trasformati in un incubo, ma la piccola, nonostante la forte pressione psicologica alla quale era sottoposta, era riuscita ad allontanarsi, a convincere i genitori a diradare i viaggi e, quando era comunque costretta a partire, a stare lontana dallo zio. Lo zio, però, non si era dato per vinto e dopo un breve periodo era riuscito ad agganciare la nipotina su di una chat line inventandosi un profilo fittizio. Era solo una messa in scena per ricomparire col suo vero nome nel giro di poche settimane promettendo alla nipotina di proteggerla.
Avrebbe smascherato il molestatore, le aveva garantito, ma per farlo aveva bisogno di un'esca: foto e video della ragazzina. La bimba all'inizio ha acconsentito. Nonostante tutto lo zio era l'unica persona di cui potersi fidare, ma poi la gravità di quello che le era accaduto ha finito per farla cedere e ha raccontato la vicenda ai genitori. Dopo la denuncia non c'è voluto molto per incastrarlo. Sul pc sono stati trovati foto e video pedopornografici in cui compare la vittima. Ieri l'arresto, richiesto dal pm Alessandro Pepè. scritto da Riccardo Rosa
Sabat dudas da Febrar Dumilaeundas
UNA CENA DI BENEFICENZA
PER SOSTENERE PADRE FABRIZIO MERONI
Come l'anno scorso, anch il 2011 vede ripetersi la cena che la onlus P.Gaiani organizza per raccogliere fondi a favore dell'opera missionaria che il nostro carissimo concittadino Padre Fabrizio Meroni svolge in Brasile.
Padre Fabrizio gestisce a Belem il Centro di cultura e formazione cristiana (CCFC) voluto fortemente da Giovanni Paolo 2° allo scopo di formare studenti che, pur non avendo possibilità economiche, possano andare avanti negli studi cosi' da poter frequentare corsi specializzati di vario tipo tenuti da docenti in linea con la dottrina della Chiesa Cattolica.
L'associazione, oltre a spedire materialmente in Brasile fondi a sostegno delle attività del CCFC , accoglie e sostiene quegli studenti brasiliani che padre Fabrizio manda in Europa a frequentare corsi di specializzazione universitari allo scopo di formare poi dei docenti che possano mettere a disposizione delle scuole locali il loro "sapere" acquisito in Europa cosi' che altri potessero a loro volta "sapere" .
"è più facile pensare di mandare aiuti a chi ha fame piuttosto che finanziare una Centro di Cultura ( e guai se non fosse cosi'...), - spiegano i promotori - ma è importante anche far acquisire a questi amici brasiliani la consapevolezza che l'uscire da una condizione di povertà dipende da loro stessi e non da continui aiuti materiali esterni. E senza un grado di istruzione (che comunque è un diritto anche per loro e non solo per noi) non si fa nulla....."
La cena si terrà all'Oratorio Maschile il giorno 19 febbraio alle ore 21,00 , il costo della cena rimane di € 35 a persona per gli adulti e €25 per i ragazzi. (info e iscrizioni franco.terzoli@gemtex.191.it)
Venerdì vundas da Febrar Dumilaeundas
ASILI NIDO, MICRONIDI E NIDI IN FAMIGLIA,
IL COMUNE AIUTA A PAGARE LE RETTE
Per scaricare i documenti segui i link:
• BANDO : BandoAsiliNido (212,47 kB)
• MODULISTICA : Modulo iscrizione (17,32 kB)
• STRUTTURE ACCREDITATE : Strutture accreditate gennaio 2011 (6,70 kB)
Merculdì noeuf da Febrar Dumilaeundas
CALCIO UISP,
L'AMBROSIANA E' IN VETTA!
Merculdì noeuf da Febrar Dumilaeundas
'NDRANGHETA IN BRIANZA,
"MIRKO SALA NON E' MAFIOSO"
"Il mio cliente non è un mafioso". Non ha dubbi Stefania Fiorentini, il legale che difende Mirko Sala, il 36enne concorezzese di Rancate, finito alla sbarra nel processo al presunto clan Paparo di Brugherio-Cologno. Nel processo che vede implicate 14 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere.
In carcere per tre mesi, Sala era il ragioniere del Consorzio Yakta, la società attorno a cui sarebbero girati i loschi affari dei presunti mafiosi collegati con la Calabria.
"Era solo un dipendente", è la difesa della Fiorentini in aula a Monza. Per questo l'avvocato sostiene che Sala verrà sicuramente assolto dall'accusa di associazione a delinquere. Per i Pm, invece, Sala non poteva essere all'oscuro di quanto avveniva intorno a lui.
L'accusa, che chiede per i 14 imputati pene dai 12 anni in giù, ravvisa nell'attività della Yakta azioni gravissime per ottenere commesse e appalti: estorsione e lesioni aggravate, il tutto condito da favoreggiamento e porto abusivo d'armi.
Merculdì noeuf da Febrar Dumilaeundas
ORMAI SIAMO ALL'ITALIA MADE IN CHINA
VIVA LE BANDIERE D'IMPORTAZIONE, ALLA FACCIA DEL FEDERALISMO
In Sicilia spendono 16mila per promuovere i loro prodotti ittici... a Los Angeles. Nel Lazio la sanità produce un buco da 11 MILIARDI DI EURO (non mettiamo gli zeri per non impressionarvi). Comuni spreconi, politici imbarazzanti e, nonostante questo, l'Italia mostra sempre il suo lato peggiore. Quello della bandiera sventolata allo stadio e del vogliamoci bene sempre e comunque. In questa Italia frutto dei peggiori film dei fratelli Vanzina, ci mancava la ciliegina sulla torta: le bandiere tricolori... made in China.
Non è uno scherzo. Mi scusi presidente... avrebbe detto Gaber,
"non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore".
A Concorezzo è mancato anche il pudore, il pudore che ha fatto dire agli industriali, "ci scusi presidente, ma vista la crisi, noi il 17 marzo preferiremmo lavorare".
E così scopriamo che le 1500 bandiere italiane che saranno distribuite a Concorezzo, alla faccia della tradizione del tessile e del made in Italy, saranno nientemeno che made in China. Le donerà una ditta cinese di import-export. Questa è l'Italia: il federalismo che vuol dire sacrifici e responsabilità nemmeno per sogno, la favola dell'Unità d'Italia assolutamente. Anche se ormai parla solo cinese.
Merculdì noeuf da Febrar Dumilaeundas
ASSOCIAZIONE GENITORI
MULTATA PER AVER "VIOLATO" LA ZTL DI VIA LIBERTA'
Una salata nota sul registro: 79,60 euro. E' questo l'importo singolo delle due multe che alcuni rappresentanti dell'associazione genitori si sono visti appioppare per aver violato la Zona a traffico limitato di via Libertà. Gli autoproclamati difensori della scuola pubblica erano impegnati nell'allestimento di un banchetto e hanno pensato di poter attraversare senza problemi la barriera elettronica che vieta l'ingresso delle auto. Così non è stato, nonostante il banchetto fosse regolarmente autorizzato.
Da qui la Lista civica chiede che, in fase di autorizzazione di futuri banchetti in centro durante le ore di Ztl, si possa rilasciare la targa dell'auto utilizzata per il carico-scarico. Ed evitare così note sul registro...
Dumenica ses da Febrar Dumilaeundas
FOIBE, GIORNATA DEL RICORDO
Azione scenica sull’eccidio delle foibe a cura del Teatro dell’Aleph. Lo spettacolo, costruito su testimonianze e documenti storici, racconta la tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, che negli anni che succedettero alla fine della seconda guerra mondiale,furono costretti con violenza ad abbandonare tutto.
Dumenica ses da Febrar Dumilaeundas
le vostre foto a info@concorezzo.org
"SISTEMATE LA PROTEZIONE DEL VECCHIO POZZO IN PIAZZA DEL COMUNE"
Dumenica ses da Febrar Dumilaeundas
RAGAZZINA DI 15 ANNI SPARISCE DA ROBBIATE
I CARABINIERI LA TROVANO DA UN AMICO A CONCOREZZO
(Adnkronos) - Paura per la scomparsa ieri sera di una 15enne di Robbiate che dal tardo pomeriggio di ieri non aveva fatto rientro a casa. I genitori preoccupati avevano allertato i carabinieri di Merate per le immediate ricerche, che si sono protratte fino a questa mattina quando, anche con l'ausilio dei carabinieri di Concorezzo, la giovane studentessa e' stata rintracciata in quel comune a casa di un amico, dove aveva passato la notte senza aver avvisato i propri genitori.
Fortunatamente tutto e' andato per il meglio, a parte lo spavento, e la ragazza, riaccompagnata dai carabinieri di Merate e' tornata a casa con i suoi genitori.
Venerdì quatar da Febrar Dumilaeundas
lettera a info@concorezzo.org
"VIA GARIBALDI, NON ROMANIZZIAMOCI"
Gentile redazione,
curiose le accuse rivolte all’indirizzo dell’assessore Magni, tali da portare alcuni alla richiesta di dimissioni. Ciumbia! Siamo al solito giochetto politico all’italiana tale percui se qualcosa non va è colpa dei politici che governano e un successo è invece frutto del lavoro dei politici che furono? Non “romanizziamoci” e andiamo per ordine.
L’idea di chiudere via Garibaldi non è partita dall’attuale amministrazione.
Scelta del periodo sbagliato per la sperimentazione? Perché? Quando andava fatta la sperimentazione? Al mese di agosto? Su dai... non facciamo ridere! Quale periodo migliore per sperimentare una simile str&%!&%#ta se non proprio nel periodo di massimo traffico? I “collaudi” di qualsiasi natura essi siano, si fanno “forzando” oltre i limiti per i quali si è progettato... sia che stiamo parlando di una condotta fognaria, di un motore di una formula 1 o del flusso di traffico lungo una strada.
Proseguendo, si contesta all’assessore una sottovalutazione del traffico. Bah! Assai strana questa rimostranza. Più probabile che a sottovalutare il traffico sia stata la precedente amministrazione e gli “esperti” da loro incaricati?
Quella poi dello spreco di risorse pubbliche per la posa di qualche cartello stradale... beh è la più forte. Di quanto stiamo parlando? Qui la risposta può darcela tranquillamente l’assessore... ma... “Bollettino prezzi opere edili della Camera di Commercio di Milano” alla mano... stiamo sicuramente parlando di cifre RIDICOLE... e soprattutto mai come i soldi buttati (spero pochi ma presumo tanti) per una costruzione fuori scala, fuori luogo, fuori tempo (sembra uno di quei beceri fabbricati anni ’50 che pullulano nelle periferie delle metropoli)... fuori tutto... che deturpa il paesaggio e che fa assomigliare Concorezzo a Cologno Nord (ogni riferimento al noto “ecomostro” è puramente casuale).
Ha errato nel gettare la spugna troppo presto... si dice. Forse per convincersi che qualcosa non va secondo le previsioni occorreva aspettare che il traffico deviasse e si assestasse ben bene per le vie Volta, De Amicis, XXV Aprile e il centro città?
Conclusione: l’assessore Magni si deve dimettere. Che dire? Siamo in un paese democratico e ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni.
Stànte la situazione inadeguata delle infrastrutture viabilistiche ATTORNO a Concorezzo, via Garibaldi non può essere chiusa. Certo è che così come è strutturata attualmente la via, i residenti hanno ovviamente e giustamente motivo di lamentarsi.
Soluzione? Creare le condizioni percui pedoni e veicoli possano convivere “felici e contenti”. Non occorre la sfera di vetro. Basta “scopiazzare” quello che fanno nei comuni limitrofi nelle zone a ZTL 30: passaggi pedonali rialzati, marciapiedi adeguati, aiuole devia/flusso, dossi artificiali, carreggiate ridotte, etc.
Faccio un esempio: Agrate B.za, via De Gasperi (per intendersi la strada che porta alla frazione Omate). Da “autostrada”, con interventi urbanistici intelligenti è stata trasformata in “strada ad uso cittadino”. Oltretutto l’uso esagerato (come numero) di dossi e passaggi pedonali rialzati ha fatto sì che nell’arco di qualche anno diminuisse spontaneamente il flusso di traffico parassitario. Oggi via De Gasperi la usa quasi esclusivamente chi... da Agrate deve andare ad Omate.
Buon lavoro, R.M.
Venerdì quatar da Febrar Dumilaeundas
lettera a info@concorezzo.org
"VIA GARIBALDI, DOVE SONO I PEDONI?"
Gentile redazione,
malgrado noi sono coinvolta personalmente, condivido la scelta dell’amministrazione comunale di riaprire la Via Garibaldi.
Per accontentare pochi, devono rimetterci in tanti. Assurdo.
Mia madre abita da quelle parti, quindi io la faccio spesso quella strada, anche negli orari del divieto, quando non lo era.
Vi posso assicurare che pedoni o simili non ne ho mai visti transitare quindi non c’e sto gran via vai.
Cosa caspita rivendicano sta gente?
Io abito in Via Adda, purtroppo,dove d’estate non si dorme, per colpa del malefico parchetto, frequentato da gentaglia (che che ne dica l’assessore!!!!!!!!!!!!)
Allora cosa dovremmo fare noi.
Un po per uno non fa male a nessuno!!!!
Milena Mandelli
Giuedì trì da Febrar Dumilaeundas
ACQUAWORLD, C'E' LA DATA:
APERTURA ENTRO IL 21 GIUGNO
L'attesa è (quasi) finita. Secondo una indiscrezione ufficiale, che arriva dallo staff di Acquaworld, il primo parco acquatico al coperto d'Italia, la struttura di via La Pira aprirà entro il 21 giugno, primo giorno d'estate. "L'apertura avverrà al 100% entro fine primavera", è la notizia che concorezzo.org è in grado di anticipare.
Quindi per quella data saranno attivi scivoli e area benessere, con saune, bagno turco e tutte le ultime novità in campo wellness.
In questi giorni, tra l'altro, sono al lavoro i migliori tecnici internazionali in campo di coperture e tecnologie arrivati da Inghilterra, Svizzera, Germania e altre realtà europee.
Giuedì trì da Febrar Dumilaeundas
OGGI E' SAN BIAGIO,
NON DIMENTICATE IL PANETTONE
San Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia, Biagio subì il martirio intorno al 316, durante il tempo della pax costantiniana. Il suo martirio è spiegato dagli storici come il risultato di una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra Costantino e Licinio. A legare il suo nome alla cura della gola è la miracolosa guarigione da lui compiuta su un bambino a cui si era conficcata una lisca di pesce in gola. Da allora san Biagio è invocato come protettore dei mali di quella parte del corpo in particolare, e proprio a quell'atto risale il rito della benedizione della gola, che si compie ancora oggi in questa giornata con due candele che vengono incrociate e appoggiate sulla gola dei fedeli (tratto da cittadinomb.it).
Giuedì trì da Febrar Dumilaeundas
IL DIRETTORE MENDICINO
PORTA AD AGRATE LA GUERRA DI MARIO RIGONI STERN
Giuseppe Mendicino (nella foto a destra), direttore generale di Concorezzo, è uno dei massimi esperti della grande figura storica e letteraria di Mario Rigoni Stern. Appassionato di letteratura e di Montagna, Mendicino è uno dei promotori dell'evento che si terrà sabato sera ad Agrate Brianza. Si tratta dello spettacolo teatrale "La guerra di Mario" di e con Stefano Corsini
La rappresentazione si terrà alle ore 21,00 presso l'Auditorium Mario Rigoni Stern della Cittadella della Cultura
Ispirato al libro dello scrittore Mario Rigoni Stern "Il sergente nella neve" che narra la terribile esperienza dell’esercito italiano nell’inverno del ‘42-‘43 durante la Campagna di Russia, mantenendone il ricordo e la testimonianza soprattutto nelle giovani generazioni.
Lo spettacolo, è basato su testimonianze raccolte da Stefano Corsini, appassionato della vicenda storica trattata ed estimatore dello scrittore, con interviste a Mario Rigoni Stern e ad altri alpini. Lo scopo è ricordare la vita e l’opera letteraria dello scrittore e rievocare le difficoltà e i sentimenti che animavano coloro che parteciparono alla Campagna di Russia, momento saliente della storia italiana.
Scarica la locandina
Merculdì du da Febrar Dumilaeundas
LE DONNE DEL PD GUARDANO AVANTI,
MENTRE IL LORO SITO RIMANE INDIETRO
Un manifesto per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Le donne del Pd fanno sentire la loro voce e si rivolgono al "vicino" di casa arcorese. "Chiediamo rispetto", urlano dai cancelli di piazza del Municipio. La scelta di tornare ai vecchi metodi forse è dettata anche dalla lentezza del sito Internet del Pd concorezzese (www.pdconcorezzo.it): chi si aspetta di trovare la protesta delle donne rimarrà deluso. Lì campeggia ancora l'invito di Bersani di novembre. Ma che il segretario nazionale fosse tutt'altro che rock è cosa nota...
Merculdì du da Febrar Dumilaeundas
lettere a info@concorezzo.org
VIA GARIBALDI RIAPERTA: "GRAZIE ASSESSORE MAGNI!"
Gentile redazione,
finalmente siamo tornati a vivere! Venti minuti in meno per andare al lavoro. Non ci posso credere! Ringrazio l'assessore Magni per aver dato ascolto anche a quanti hanno subito civilmente questa folle operazione viabilistica.
Tutelare i pedoni non vuol dire chiudere le strade, altrimenti perché non chiudere via Volta quando aprono le scuole? Servono regole, non recinti!
Paola Ferrari
Gentile redazione,
credo di rappresentare qualche centinaia di cittadini che, PER ANDARE AL LAVORO, tutte le mattine arrivano da Vimercate e Agrate. Utilizziamo, è vero, via Garibaldi per andare a Monza, MA quella è una via, una strada, non è una pista ciclabile. Volete rallentare i pazzi che passano oltre i limiti? Bene! Ma chiudere la strada è una barbarie. Grazie a chi l'ha riaperta!!!
L.F. (Agrate)
Gentile redazione,
grazie per aver dato spazio a tutte le voci. NE MANCA UNA PERO'. Quella degli autori di questo fantastico studio che ha portato alla chiusura della via. Non hanno pensato alle ricadute? Perché non pubblicate lo studio?
Grazie
Alessio Valagussa
Martedì primm da Febrar Dumilaeundas
CAMPIONATO UISP,
SPETTACOLARE TESTA A TESTA TRA AMBROSIANA E SANT'EUSTORGIO
Martedì primm da Febrar Dumilaeundas
SPORTELLO LAVORO,
RINNOVATO IL PROTOCOLLO
In continuità con quanto accaduto nel 2010, per l’anno in corso la Camera di Commercio di Monza e Brianza e il Comune di Concorezzo hanno rinnovato il protocollo d’intesa per lo SpIL, lo Sportello Impresa & Lavoro che permette di avere a disposizione, una volta al mese, presso il municipio, un operatore specializzato di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio. Il calendario riprende il 18 febbraio, e prosegue con cadenza mensile fino al mese di novembre incluso, con sospensione nel solo mese di agosto. L’iniziativa si rivolge alle piccole e medie imprese, a chi è in cerca di lavoro o intende affrontare un percorso di cambiamento professionale, favorendo anche l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In particolare lo sportello effettuerà un’attività di promozione delle attività svolte da Formaper: orientamento all’imprenditorialità e al lavoro autonomo; creazione d’impresa e di lavoro autonomo; formazione specifica per le piccole e medie imprese; sportello lavoro rivolto a tutti coloro che intendono costruire un proprio percorso personale finalizzato alla riqualificazione, alla ricerca di opportunità lavorative e all’inserimento occupazionale attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Regione Lombardia (Dote).
“Anche per quest’anno abbiamo voluto, nonostante le grosse difficoltà, mantenere lo stanziamento per questo strumento così importante, che di certo non potrà risolvere il grosso problema della carenza di lavoro, ma che speriamo possa essere di aiuto ai cittadini concorezzesi in cerca di occupazione, alle aziende del territorio ed ai nuovi imprenditori –commenta Micaela Zaninelli, Assessore alle Attività produttive e commerciali- La nostra scelta di optare per uno sportello che crei un contatto presso la sede municipale è stata supportata anche dai dati del 2010 che dimostrano come, tra i 75 fruitori concorezzesi dello SpIL, il 75 percento di essi abbia usufruito dello sportello attivato presso il Comune".
Lo Sportello sarà attivo il venerdì dalle 8,30 alle 12,30, una volta al mese, presso il Municipio, in piazza della Pace 2 (piano terra), a partire dal 18 febbraio 2011, secondo il seguente calendario:
Venerdì 18 Febbraio
Venerdì 18 Marzo
Venerdì 15 Aprile
Venerdì 20 Maggio
Venerdì 17 Giugno
Venerdì 15 Luglio
Venerdì 16 Settembre
Venerdì 21 Ottobre
Venerdì 25 Novembre
Lo sportello vero e proprio si trova a Monza in Piazza Cambiaghi 5, sportello accreditato da
Regione Lombardia, dove tutti i concorezzesi possono rivolgersi previo appuntamento: SpIL (Sportello Impresa Lavoro), piazza Cambiaghi 5 – 20052 Monza (MB), Tel. 0392807446 Fax 0392807449; e-mail: sportelloimpresalavoro@mb.camcom.it; www.mb.camcom.it; www.formaper.it
Formaper opera da vent’anni per conto della Camera di Commercio di Milano per diffondere cultura imprenditoriale, valorizzare la formazione in quanto investimento, realizzare servizi di supporto all’azione di creazione di impresa, di lavoro autonomo e imprenditoriale con l’obiettivo di affiancare e sostenere aspiranti imprenditori/ imprenditrici e piccole e medie imprese milanesi nei loro processi di trasformazione e miglioramento culturale attraverso la realizzazione di servizi di formazione, supporto ed assistenza.
Martedì vun da Febrar Dumilaeundas
VIA GARIBALDI, "DIMISSIONI" E "FALLIMENTO VOLUTO"
LE REAZIONI DOPO LA RIAPERTURA, MA MAGNI ATTACCA: "UN SUCCESSO"
Pubblichiamo qui di seguito due delle decine di lettere arrivate in redazione e la replica dell'assessore alla Viabilità, Walter Magni.
Gentile redazione,
ora che la cosidetta "sperimentazione" riguardante la chiusura a fasce orarie di via Garibaldi è terminata, vorrei fare alcune precisazioni. La mia impressione è quella di aver assistito ad un tentativo "volutamente" destinato al fallimento per le modalità e i tempi di esecuzione. Penso che la chiusura avrebbe dovuto essere pubblicizzata con largo anticipo con cartelli visibili agli automobilisti e certamente non avrebbe dovuto iniziare nel periodo natalizio per finire solamente un mese dopo, senza dare il tempo agli utenti di metabolizzare il cambiamento cercando percorsi alternativi. Parliamo poi dell'atteggiamento di chi ha pensato e caldeggiato questa scelta, alternativa al ben più articolato piano del Milanino, mi riferisco all'ass. Magni, che anzichè sostenere la scelta fatta, alle prime lamentele ha pensato bene di fare un passo indietro dichiarando che la via andava riaperta!
Credo che l'unico aspetto positivo di questa faccenda sia che nessuno possa più sostenere che il traffico di via Garibaldi non sia un problema. Ormai tutti sanno quanti automezzi vi transitano giornalmente!
Chiedo anche all'ass. Magni quale pensa sia l'utenza da tutelare, a discapito di quella debole. Quella che per giorni ha insultato i vigili che presidiavano l'ingresso alla via? Quella che ha imbrattato i cartelli di divieto? Quella che puntualmente tutti i giorni alle 19,00 , ora di fine divieto, ha attraversato la via a tutta velocità suonando il clacson?
Sarebbe opportuno che gli assessori competenti si assumessero le proprie responsabilità e magari si presentassero davanti ai residenti del Milanino per spiegare cosa intendono fare. Se abbandonare via Garibaldi al ruolo di "scolmatore" del traffico cittadino, in attesa della realizzazione di una fantomatica tangenzialina, o fare qualcosa di serio, mettendo finalmente in sicurezza l'intero quartiere.
Ruggero Fedeli
Gentile redazione,
nel vedere il sorriso sulle labbra dell'assesore Magni che annuncia con estremo gaudio il fallimento della sperimentazione della chiusura di via Garibaldi e la sua riapertura mi viene da chiedere ma l’assessore al traffico Magni ha capito che è stato "suo" il fallimento? E che cosa ha voluto veramente sperimentare? Che fosse effettivamente vero che centinaia di vetture attraversano il nostro quartiere ogni giorno ? Ed ancora, visto il traffico creatosi ( fra l'altro in fase di diminuzione nelle ultime settimane) si è limitato a contare le vetture in coda sperando che ognuno si organizzasse trovando strade alternative o ha pensato invece a qualche soluzione per dirottarle in maniera articolata in strade esterne a Concorezzo? Quali sono queste soluzioni e che cosa è stato fatto di concreto? Può essere che l’unica soluzione possibile per garantire una buona viabilità sia tornare indietro alla riapertura della Via Garibaldi accettando di fatto e supinamente che non si possa fare nient’altro?
In definitiva in meno di un mese e mezzo l'Assessore al Traffico ha messo in luce la sua piena incapacità a gestire l'assessorato attribuendo responsabilità a tutti tranne che a sè stesso. Ha errato nella tempistica iniziale ( festività natalizie), ha errato nella sottovalutazione del traffico, ha errato nel mettere i vigili a presidio ghettizzando l'intera zona, ha errato nell'investire risorse economiche comunali ( Cartelli stradali e pass), ha errato nel non attendere un adeguato periodo prima di gettare la spugna... allora visti i troppi errori, si degni di dare subito le dimissioni.
Solo così potremmo essere certi che l'Amministrazione è ancora vicina ai suoi cittadini diversamente meglio la secessione e l'annessione dell'intera zona a Villasanta.
M.P.
"La sperimentazione è stata un successo - replica l'assessore Magni, interpellato dalla nostra redazione - Ha dimostrato chiaramente che la soluzione prospettata dal Piano del traffico era impraticabile e non teneva conto delle conseguenze. Alle lettere di accuse, potrei replicare con le decine di mail e telefonate di ringraziamento, ma vado oltre. Chi parla di dimissioni, evidentemente non sa cosa dice e , comunque, i giudizi prima di vedere i nuovi interventi su via Garibaldi per moderare la velocità e tutelare l'utenza debole sono affrettati e fuori luogo. Noi, come sempre, continuiamo a lavorare e rispondiamo con i fatti: le segnalazioni sono come sempre ben accette, le critiche pretestuose e senza cognizione di causa no".
Martedì vun da Febrar Dumilaeundas
KSB, LA LOGISTICA LASCIA CONCOREZZO
ACCORDO INDOLORE CON LE PARTI SOCIALI
KSB, la multinazionale di Concorezzo trasferisce il reparto di logistica. Ksb in esecuzione del piano di sviluppo datato 2006, entro il mese di gennaio 2011 affiderà ad un’impresa specializzata, la Movendo Spa, la gestione di residue attività di logistica fino ad oggi svolte all’interno.
Tale scelta - recita il comunicato stampa - è stata fatta nell’ottica di rivalutazione dell’Azienda che da sempre persegue la massima efficienza per garantire un alto livello di qualità dell’ambiente lavorativo.
Si tratta di un impegno aziendale che, alla fine del 2006 ad oggi, ha portato la Società ad essere una delle “100 aziende dove meglio si lavora”, elenco stilato dal Great Placet to work Institute.
Azienda e parti sociali, nel corso dell’esame congiunto riguardante il trasferimento della logistica, hanno controllato con particolare attenzione gli effetti di tale provvedimento sulle persone occupate e sono giunte ad un accordo che ha confermato il senso di responsabilità che ha sempre caratterizzato il comportamento dell’Azienda e delle parti sociali stesse.
Ai dipendenti che per effetto del trasferimento all’estero del reparto hanno accettato di seguire volontariamente un percorso di mobilità la Società ha riconosciuto un adeguato sostegno di carattere economico.